Le asana sono specifiche posizioni utilizzate in alcune forme di YOGA utili a riequilibrare il proprio benessere psicofisico.
Ogni individuo terrestre conosce l'importanza dell'esercizio fisico, il quale determina adattamenti fisiologici che favoriscono la salute ed il benessere psico-fisico.
Nel mondo del fitness e della performance i movimenti di squat e di hip hinge sono spesso confusi, talvolta considerati sinonimi.
Negli sport dove è presente un elevato coinvolgimento degli arti inferiori, soprattutto in schemi di movimento come la corsa, salti, atterraggi e schemi di taglio è frequente riscontrare un’elevata mole di spiacevoli infortuni, soprattutto in atleti più giovani.
Ciò avviene in particolare modo negli sport di squadra come il basket o il calcio dove la maggior parte degli infortuni, (circa l’80%), si verifica agli arti inferiori.
Tra questi ultimi, una piccola parte è determinata da un “overuse” delle articolazioni mentre una percentuale maggiore riguarda i traumi distrattivi soprattutto a livello di muscoli, tendini e legamenti di caviglia e ginocchio.
I fattori di rischio che portano all’infortunio sono molteplici e di varie entità.
Il sonno è definito come uno stato di recupero psico-fisico importante per la propria salute fisica e mentale, al pari dell' alimentazione e dell'attività fisica.
1) La prima conosciuta come sonno NREM in cui si ha una prevalente attività del sistema parasimpatico che favorisce il recupero e il ristoro dell'organismo;
2) La seconda, chiamata sonno REM per i rapidi movimenti oculari che si verificano durante questa fase, facilita l'incorporazione di comportamenti appresi durante la veglia e la fissazione della memoria.
Per ottenere gli adattamenti che portano ad un miglioramento della performance è indispensabile un corretto equilibrio tra gli stress indotti dagli stimoli allenanti ed il tempo per recuperare da quest’ultimi.
Esistono gli addominali alti e bassi? Si possono allenare? Da cosa è formata la famosissima tartaruga?
Oggi andiamo alla scoperta di uno dei muscoli più nominati di tutti i secoli.
Vi presentiamo...
Oggi vi presentiamo un muscolo molto piccolo di cui se ne sente parlare raramente...
L’allenamento unilaterale contro resistenza è caratterizzato da esercitazioni che prevedono contrazioni muscolari volontarie di un solo arto.
Nei soggetti sani l’allenamento unilaterale è utilizzato per risolvere il deficit bilaterale, ovvero quella condizione in cui In un determinato esercizio la somma del carico sollevato in maniera unilaterale (prima con un arto e poi con l’altro) è maggiore alla quantità di carico sollevata nel medesimo esercizio eseguito in maniera bilaterale.